martedì 22 ottobre 2013

“MORTA UNA TASSA...SE NE FA UN'ALTRA”

MORTA UNA TASSA...SE NE FA UN'ALTRA”


Non c'è tempo per rilassarsi...il portafogli degli italiani aveva fatto un sospiro di sollievo con l'approvazione del decreto legge sull'abolizione dell'Imu ma, da gennaio, si ritroverà a fare i conti con l'arrivo della nuova Service Tax, l'imposta sui rifiuti confermata e con la Legge di Stabilità alla quale viene attribuito il nome di TRISE.
Inizialmente chiamata Taser (denominazione delle pistole elettriche utilizzate in alcuni Paesi dalle donne contro i molestatori) ma subito poi rinominata Service Tax, la nuova tassa prevista dal Governo, si accinge a dare una bella scossa ai contribuenti proprietari di immobili ed affittuari.
Sarà gestita direttamente dai Comuni, che ne decideranno aliquote e regolamenti e sarà costituita da due componenti: la Tari e la Tasi.
La prime di esse, ovvero la Tari, sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani.
Sostituirà dunque la Tares e seguirà lo stesso principio: non sarà necessario produrre effettivamente rifiuti, ma sarà sufficiente la semplice predisposizione di un locale a produrne.
Nel caso di abitazioni private, sarà l'occupante, proprietario o affittuario ad accollarsi l'intero onere.
La seconda componente invece, la Tasi, servirà a sostenere le spese comunali per la gestione dei cosiddetti servizi indivisibili (manutenzione delle strade, illuminazione pubblica, cura dei parchi e così via...).
In questo caso il pagamento dell'imposta sarà suddiviso tra proprietario e l'eventuale affittuario.
Ecco quindi che Imu e Tares sembrano sparire ma in realtà si ripresentano unificate, pronte ad incidere, questa volta, non solo sui proprietari ma anche sugli utilizzatori dell'immobile stesso.

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